La cittadinanza onoraria a Carlo Mazzone

1 minuto di lettura

Oggi non voglio cominciare parlando della squadra, di Bucchi, di Pulcinelli e della squadra che non va, oggi apro con Carlo Mazzone che ha fatto la storia dell’Ascoli Calcio e indirettamente di Ascoli. Domandare ad un ascolano quali sono i personaggi locali famosi, direbbe di sicuro Cecco d’Ascoli, il ribaldo Argillano  Guiderocchi, Carlo Crivelli e Cola d’Amatrice aggiungendoci poi Giovanni  Allevi, Giuliano Giuliani e Massimilano Ossini. Cecco, Guiderocchi, Allevi e Giuliani sono ascolani in tutti i sensi, Ossini, Crivelli, Cola d’Amatrice e Mazzone importati. Crivelli e Cola sono ormai andati da secoli, Mazzone e Ossini sono ancora tra noi e, mentre il secondo sta muovendo i primi passi da “ascolano”, il primo in Ascoli ci vive ormai da cinquant’anni perciò, anche se rimane il suo slang romano, è ascolano a tutti gli effetti e oggi il Comune di Ascoli lo ratifica assegnandogli la cittadinanza onoraria. Un riconoscimento meritato per aver fatto sognare, a partire dalla metà degli anni ’70, gli  ascolani che fino ad allora la serie “A” l’avevano vista solo in televisione e forse nemmeno quella. Auguri Carlo e benvenuto nella “nostra grande famiglia”.

Dalla storia al quotidiano. Due giorni di riposo per i giocatori bianconeri poi  il rush finale in vista del confronto esterno con il Benevento, ora allenato da Cannavaro. Si dice che il cambio d’allenatore porti con se, all’esordio, la vittoria. Motivo in più per l’undici di Bucchi di sfatare questo tabù che significherebbe riportare entusiasmo fra i tifosi, rasserenarli e, fattore non meno importante, corroborare l’attuale classifica che va tenuta attentamente sotto controllo. 

Al Vigorito si fronteggeranno due squadre che non stanno attraversando un buon momento e nessuna delle due potrà permettersi il lusso di cedere la posta in palio. 

Le due settimane di stop del campionato sono giunte a proposito in quanto stanno permettendo a Bucchi di migliorare la condizione atletica di tutti i componenti della “rosa” e lavorando sul pressing, che è mancato nelle ultime due gare.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Previous Story

Next Story

Ascoli, un appuntamento in ricordo di Maria Stella Allevi

Ultime da