Ayroldi, Ayroldi, ancora tu?

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Avremmo messo la firma per un pareggio con il Sud Tirol e pareggio è stato, 2 a 2, che tutto sommato può ritenersi giusto. Ma… Purtroppo c’è un ma che si legge recriminazione, soprattutto quando c’era l’occasione per portare a casa l’intera posta in palio. Il “ma” a me non piace, introduce la speranza nel liscio svolgimento di un discorso, ma è un riprovevole veicolo di malsana obiettività, specialmente quando si giudica le persone: “è bravo davvero…”, per poi dare il colpo di grazia al veleno.

Nel caso della partita, due inattesi errori, di Ciciretti il primo che ha alzato il braccio forse nel tentativo di proteggere il volto dalla pallonata e che ha  causato il rigore (fallo colto dal Var, teniamolo a mente); Il secondo, con l’Ascoli in vantaggio ad una manciata di minuti dalla fine è visto protagonista in negativo Buchel che, anziché andare a contrastare sulla sinistra il suo avversario, gli ha fatto le lontananze permettendogli così di calciare a giro con palla che è finita alla sinistra dell’incolpevole Guarna.

Comunque sia, l’obiettivo principale è stato centrato: contro il Sud Tirol l’Ascoli non poteva permettersi il lusso di perdere. Ha conquistato un punto che serve a muovere la classifica, seppur di poco, ma conta di più che il morale della “truppa” non ha subito un pericoloso contraccolpo. Partita scadente sotto il profilo tecnico non certo per colpa dell’Ascoli, che lamentava assenze fondamentali quali Collocolo e  Falasco e le condizioni non ottimali di un altro paio di elementi. Bucchi ha schierato inizialmente a sorpresa una formazione inedita con Giordano terzino, Ciciretti quinti di destra, Lungoy a fianco di Dionisi.

Una partenza al fulmicotone ha permesso all’Ascoli di passare in vantaggio trascorso un solo minuto dall’inizio della partita. Acquisito il vantaggio non ha incontrato eccessive difficoltà nel difenderlo con una discreta tranquillità. Lo sciagurato fallo di mano di Ciciretti e susseguente realizzazione dell’inevitabile calcio di rigore ha rimesso le cose in perfetta parità. Ci ha pensato Caligara, al termine di una travolgente galoppata, a riportare l’Ascoli nell’invidiabile posizione di poter compiere la straordinaria impresa. Tutto vanificato a pochi minuti dal termine dal fatale errore di Buchel che ha concesso a Rover lo spazio per battere a rete.   

Comunque, la prova dei bianconeri possiamo ritenerla soddisfacente in considerazione delle difficoltà oggettive che Bucchi ha dovuto affrontare. Piuttosto c’è da annotare che la prestazione dei padroni di casa è stata deludente, ci si aspettava molto di più da una squadra che aveva 20 punti in classifica. Alla vigilia dell’incontro avevamo preannunciato che l’arbitro Alessandro Prontera da Bologna era un fischietto dal cartellino facile. Più o meno giustamente ne ha estratti ben 10!

Chiudiamo con un pensierino sul VAR. A Bolzano alla macchinetta infernale c’era una nostra vecchia conoscenza,

quell’Ayroldi che , ogni volta che ci capita sul nostro cammino, combina sempre guai. Abbiamo detto del secondo goal dei tirolesi, c’era un fuorigioco, leggermente aldilà dei padroni di casa: una inezia ma sufficiente perché il goal andasse annullato. Ma Ayroldi non poteva smentirsi!

IN – Botteghin, un vero baluardo in difesa; Caligara ormai è una certezza, costruisce e segna; Simic, cresce partita dopo partita.

OUT – Lungoy, va bene il movimento, ma qualche volta dovrebbe ricordarsi di essere una punta e le punte segnano. 

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