Ricostruzione post sisma, luci e ombre dal cratere. E’ questa l’ultima istantanea che arriva dai Comuni del Piceno duramente colpiti (se non quasi del tutto distrutti come nel caso di Arquata del Tronto) dal terremoto del 2016.
Se sul fronte della ricostruzione materiale qualcosa inizia finalmente a muoversi con l’avvio dei Piani per le frazioni arquatane da rifare da zero e tante gru in azione, ora scatta l’allarme per la futura “ripresa” sociale e demografica dei territori giร alle prese con le detestate “pluriclassi” nelle scuole e con i residenti da riportare dopo anni trascorsi sulla costa o nei Comuni con servizi e posti di lavoro vicini.
Anche a livello politico il clima resto teso e dal presidente della Regione, Francesco Acquaroli, arrivano le prime doglianze per rivendicare un ruolo maggiore in capo ai governi regionali contro quella che viene definita una “tendenza centralistica”.
“…Devo dirvi -ha affermato Acquaroli in un lungo post social pubblicato il 3 giugno scorso- che lโottimismo dellโautunno 2021 inizia a fare un po’ spazio alla preoccupazione. La Regione ha riorganizzato profondamente lโUsr e, prima con lโIng. Babini e ora con lโIng. Trovarelli, ha sviluppato un indirizzo ispirato a concretezza e flessibilitร . Nonostante questa โsvoltaโ rispetto alla precedente gestione, riconosciuto da tecnici e amministratori locali, tanti sono i fattori esterni che stanno incidendo sulla ricostruzione. Molte vicende sono tuttora aperte e le soluzioni devono essere trovate con un coinvolgimento pieno delle regioni nelle scelte qualificanti. A questo riguardo, al contrario, specie per quanto attiene lโaspetto della rigenerazione economica del cratere (FCS Sisma – Misura B) – si registra una tendenza centralistica che tende ad una marcata marginalizzazione delle Regioni. Ma andiamo per ordine.ย
Dopo lโordinanza 126 sul prezziario (alla cui declinazione finale ha contribuito fortemente la regione Marche) occorre assicurare un monitoraggio costante e continuo dei prezzi delle materie prime perchรฉ, con lo scenario attuale, potrebbe rendersi necessario un ulteriore aggiornamento. In questo senso, stiamo portando avanti un confronto continuo con le categorie e con i tecnici per comprendere se e quanto sia necessario intervenire di nuovo. Certamente sulla ricostruzione privata incide fortemente anche la scarsitร delle imprese, ora maggiormente interessate a lavorare con il Superbonus. Ma rispetto a questo, nulla noi possiamo”.ย
Che cosa non va? “A preoccuparmi -continua il governatore- รจ anche lโancora basso numero delle domande per la ricostruzione delle abitazioni presentate. Certamente i segnali che arrivano nell’ambito dei servizi scolastici e nell’ambito della ricostruzione pubblica non sono incoraggianti e convincenti nei confronti di chi da ormai sei anni รจ costretto fuori casa e in sistemazioni di emergenza. Oltretutto non รจ facile la scelta di restare a vivere in un luogo dove non si riesce a vedere certezza sul futuro e dove il presente รจ precluso da interi paesi, palazzi, chiese e strade tutte ancora da ricostruire. Questo ritardo nella ricostruzione pubblica incide pesantemente anche su una larga fetta della ricostruzione privata.
A mio avviso รจ altrettanto allarmante il segnale di marginalizzare il ruolo delle Regioni nella rigenerazione economica. Infatti la competenza sulle politiche economiche รจ in capo alle Regioni e il fatto che possano essere “espropriate” di questo ruolo rappresenta un notevole passo indietro, perchรฉ si rischia di mettere in campo misure che possono non sortire l’effetto sperato. La Regione conosce i territori, le categorie e le esigenze reali, e nessuno piรน che il livello regionale puรฒ coordinare azioni fondamentali per rilanciare queste aree. Siamo i detentori di tutti i piani urbani, infrastrutturali, dei servizi e giร coordiniamo le politiche economiche non straordinarie. In una partita cosรฌ importante come quella della ricostruzione, marginalizzare il soggetto principale non ci sembra la scelta piรน lungimirante.
Certamente -conclude sempre Acquaroli- da settembre 2020 abbiamo impresso una svolta alla ricostruzione che avevamo trovato dormiente. Altrettanto certamente รจ stato riconosciuto il merito del Commissario e all’Usr per la loro capacitร di saper dirimere questioni importanti. Certamente c’รจ una forte condivisione fatta costantemente con tutti i soggetti principali, ma il tema che pongo oggi รจ di natura politica. Se si vuole ricostruire e ripopolare queste aree le scelte devono essere oggetto di un precisa programmazione condivisa con le categorie e proiettata nel futuro: certezza sui tempi, sui servizi e sullo sviluppo sarร l’elemento dirimente per tante persone, sulla decisione di restare o di tornare a vivere in questi territori”.

Ad incalzare invece l’attuale governo regionale ci pensa la consigliera ascolana del Pd, Anna Casini che tira in ballo il presidente: “Un anno fa -afferma Casini- avevamo approvato all’unanimitร una mozione in cui si impegnava il Presidente Acquaroli a istituire un tavolo con le altre regioni sul tema dei mutui del sisma e sulla detrazione iva. ย A distanza di 12 mesi il risultato รจ il nulla: nessun interesse per temi cosรฌ importanti.
Nonostante un anno fa il Consiglio abbia approvato allโunanimitร la richiesta che Acquaroli attivasse le procedure per ottenere gli atti a tutela degli imprenditori e cittadini che avevano subito danni dal terremoto, lui e la sua Giuntaย sono rimasti immobili e non hanno avanzato alcuna azione concreta.ย Sono azioni urgenti e necessarie se non vogliamo che gli investimenti del Pnrr cratere trovino il sistema socio economico ormai morto.ย In tutto ciรฒ Acquaroli come sempre non ha dato risposte.ย
ย La proroga non รจ piรน la soluzione del problema, occorrono misure adeguate a iniziare dallโazzeramento degli oneri maturati durante la sospensione e la valutazione di operazioni di saldo e stralcio nei casi di imprese che hanno subito danni irreversibili.ย
Sono convinta -conclude- che la politica debba uscire dagli slogan di propaganda e impegnarsi in maniera concreta per risolvere i problemi dei cittadini in particolare i piรน fragili. Io continuerรฒ a tenere alta lโattenzione per far si che gli impegni presi da tutte le forze politiche possano diventare fatti concreti”.