Claud Adjaong

Un Ascoli irriconoscibile perde a Perugia

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Ci sono almeno mille modi per perdere una partita tranne quello che ha portato alla sconfitta l’Ascoli contro il Perugia. Una prestazione di squadra desolante dalla quale si sono salvati i due centrali, ma soprattutto Gondo per l’impegno che ha profuso per tutto l’arco dei 90 minuti. Per il resto della “truppa” meglio  non parlarne: sono sembrati dei… pulcini spaesati in grado soltanto di commettere errori su errori, come quello, imperdonabile, che ha determinato il goal del vantaggio dei perugini. Per tutta la ripresa, sotto per un goal, si aspettava che la squadra avesse una rabbiosa reazione ed invece, nulla di tutto questo tranne l’azione del 92mo minuto che il duo Piccinini, l’arbitro, e l’addetto al VAR Dionisi, hanno giudicato non meritevole di essere punita con la concessione all’Ascoli della massima punizione.  Ma al di là di tutto questo siamo rimasti basiti per le decisioni tecniche prese da Bucchi.

L’allenatore ascolano Bucchi, ieri in tribuna per squalfica

Il Perugia nei secondi 45 minuti si è votato alla difesa del minimo vantaggio, altro non avrebbe potuto fare vista la pochezza tecnica della squadra. Castori, da vecchio volpone, ha chiamato a raccolta nella propria area i suoi giocatori per poi tentare il colpo del raddoppio in contropiede. In queste situazioni la squadra che sta perdendo deve cercare di aprire la roccaforte avversaria agendo sulla fasce esterne. Bucchi che ti fa? Toglie i due esterni per dare spazio a due attaccanti centrali favorendo così l’azione difensiva dei giocatori di casa. Poi si rende conto dello sbaglio e cerca di porvi rimedio mandando in campo per l’ultimo quarto d’ora Lungony. Purtroppo era ormai tardi ed i bianconeri se ne sono dovuti tornare ad Ascoli con le pive nel sacco. La delusione è stata cocente e inaspettata in considerazione del fatto che il Perugia è parso inferiore all’Ascoli ma quando si perpetuano errori su errori, la conclusione non può essere diversa dalla sconfitta. Auguriamoci che la cosa serva da lezione. 

Fabrizio Castori, allenatore del Perugia

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